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ATTENZIONE: i racconti sottostanti potrebbero contenere un sacco di parolacce

Diversamente felice

L'astronave da ricerca scientifica surbeliana entra nell'orbita terrestre nel momento stesso in cui la futura madre di Eufremio varca la soglia della sala parto. I surbeliani si occupano di approfondire le conoscenze sul genere umano ormai da più di ventennio e finalmente sono riusciti a mettere a punto una cazzo di tecnologia in grado di fornire delle nuove informazioni sulla percezione sensoriale da parte degli esseri umani. La ricerca scientifica sulla nostra specie ha goduto del massimo interesse galattico circa cinque anni prima, quando Dei ricercatori di Orefellos sono riusciti a svelare il meccanismo di microinduzione genica che provoca l'atrofia dei  trasmettitori e dei recettori telepatici dell'encefalo umano, scoperta che era valsa ai suddetti ricercatori svariate e prestigiose onorificenze a livello galattico, come ad esempio il premio Fucrux di Korgas IV, il collare di Rutnezio di Prog'nofz, La Corona Iridescente della confederazione Agramex ed il Pompino Imperiale Munifico di Sua Maestà Flokias la Gran Vacca.
La Nuova tecnologia messa a punto dai surbeliani può fornire un notevole impulso all'attuale ricerca, infatti sembra essere in grado di ricavare la più vasta e completa gamma di informazioni sulle capacità percettive degli esseri umani mai avuta a disposizione sino ad ora nell'intera fottutissima galassia.

"Signora, spinga! Spinga che sta uscendo! Un ultimo sforzo, coraggio!" E tracchete, ecco che viene alla luce il piccolo Eufremio, un maschietto bello e perfettamente sano del peso di tre chili e seicentocinquanta grammi.
In quel momento l'astronave surbeliana entra nella sala parto, individua Eufremio e con una spettacolare derapata si infila nel suo orecchio sinistro. Sì, perché i surbeliani sono una razza molto intelligente, ma dal punto di vista fisico sono delle assolute mezzeseghe, basti pensare che tutta l'astronave scientifica, contenente l'equipaggio costituito da settantaquattro scienziatesse, settantaquattro scienziati due piloti e due pilotesse, era grande poco più di mezzo millimetro.
L'astronave, dopo un viaggio di circa quarantadue secondi all'interno della testolina di Eufremio, atterra sulla dura madre encefalica. Dalla zona di atterraggio vengono inviate, in una prima fase, delle sonde neurali stereotattiche autoreplicanti che vanno a colonizzare tutti i dendriti, e successivamente degli amplificatori al plasma di onde cerebrali, che vanno ad innestarsi negli assoni. Questo ingegnoso accrocchio tecnologico consente di generare una matrice d'impulso d'onda che viene analizzata dagli spettrometri quantistici di bordo, i quali dovrebbero essere in grado di fornire l'algoritmo delle percezioni sensoriali dell' homo sapiens. Una derivata sincrona della matrice d'impulso d'onda viene invece utilizzata dai connettori vettoriali della consolle di comando per pilotare il corpicino di Eufremio. Però c'è da dire che i piloti surbeliani non hanno una grande esperienza nella guida dei corpi di esseri umani, anzi, non ne hanno proprio alcuna e tendenzialmente guidavano abbastanza alla cazzo di cane qualsiasi tipo di veicolo. Di  conseguenza il piccolo Eufremio si muove senza alcuna coordinazione, in modo un po' convulso, comunque dato che nessun neonato si muove in modo particolarmente coordinato,  nessuno si accorge dell'anomalia di Eufremio.

Negli anni successivi gli scienziati surbeliani, grazie alla matrice d'impuldo d'onda, acquisiscono una gran mole di dati di estrema importanza per l'elaborazione dell'algoritmo delle percezioni sensoriali, mentre i piloti surbeliani non riescono ancora a progredire nella capacità di guida di Eufremio, pertanto il bambino non riesce a compiere le normali attività che invece sono in grado di svolgere i suoi coetanei.
All'età di sei anni Eufremio non è in grado camminare, non è in grado di parlare, muove mani e braccia in modo scomposto, ciondola la testa da tutte le parti, sbava in continuazione ed ha sempre un'espressione felice e sorridente stampata sul viso. Sì, perché in realtà, all'interno del suo corpicino che i piloti surbeliani non sono in grado di manovrare, il nostro Eufremio sta benissimo. Infatti la matrice d'impulso d'onda genera delle frequenze armoniche secondarie che vanno a filtrare i mediatori neurochimici delle sensazioni umane, andando ad eliminare tutte le percezioni negative che avverte Eufremio, esaltando invece tutti i sentimenti e le sensazioni positive che è in grado di provare l'essere umano. Per Eufremio tutto è stupendo, vede sempre cose che trova belle ed interessanti, cose dalle forme perfette, dai colori bellissimi. Annusa in continuazione profumi inebrianti e sublimi, sente suoni celestiali che vanno a tessere le melodie più armoniose dell'universo, i sapori sono squisiti, appaganti e stimolanti. Eufremio è felice, prova solo amore, gioia, allegria, soddisfazione e tutto quanto lo circondava è la rappresentazione della perfezione assoluta. Eufremio è in paradiso.

I genitori di Eufremio sono invece chiaramente angosciati per lo stato di salute del proprio figlio. I medici non sanno dare una cazzo di spiegazione riguardo alla condizione di Eufremio. Non c'è nulla di anomalo nelle centinaia di analisi che vengono svolte continuamente, il paziente è teoricamente sano, eppure Eufremio, che ha da poco compiuto tredici anni, non riesce a fare niente di più di quello che riesce a fare un neonato.
Un  giorno decide di occuparsi della questione un noto scienziato, il professor Aperitivo, che essendo genetista, decreta che la causa dello stato patologico di Eufremio è di natura genetica.
In realtà il professor Aperitivo, oltre ad essere un noto puttaniere e cocainomane, è proprietario di una catena di istituti di ricerca in franchising che sta passando un brutto periodo dal punto di vista economico e quando viene a conoscenza dello strano caso della disabilità di Eufremio, pensa di poter sfruttare il ragazzino per ottenere un po' di finanziamenti. Il professor Aperitivo organizza un tour presso i più noti talk show televisivi nazionali, dove mette in mostra Eufremio, sbavante e ciondolante a bordo della sedia a rotelle. L'effetto mediatico è così tristemente patetico, da indurre chi ha la necessità di placare dei sensi di colpa, di qualsiasi natura essi siano, ad elargire un bel pacco di soldini al professor Aperitivo affinché possa mettere a punto una cura per il ragazzino diversamente abile e normalmente disabile.

A causa della totale incapacità dei piloti surbeliani, il tour di Eufremio sulla sedia a rotelle dura per diversi anni, lo spettacolo funzionava bene, il professor Aperitivo ha modo di illustrare in maniera comprensibile a tutti, con gran dovizia di particolari, gli inesistenti risultati della ricerca in corso sulla rarissima e misteriosa malattia del ragazzo sulla sedia a rotelle. Poi però successe che la gente comincia un po' a rompersi il cazzo della triste storia di Eufremio ed il flusso di finanziamenti per la ricerca inizia a diminuire in maniera consistente. Il professor Aperitivo è pertanto costretto ad inventarsi qualcosa di nuovo per invogliare i sui finanziatori a cacciare ancora un po' di grana e così annuncia di essere riuscito a sintetizzare una molecola in grado di riparare quella mezza dozzina di geni difettosi che causano tutti quei problemi ad Eufremio, molecola che inietterà personalmente al ragazzo diversamente abile il sabato successivo, in diretta tivù in prima serata. Dato che la molecola in questione non funzionerà, il professor Aperitivo progetta già di scappare, immediatamente dopo lo show televisivo, alle Bahamas, con i soldi e con Brigitta la tettona, la sua escort preferita.

La sera dello show televisivo il professor Aperitivo si offre alle telecamere indossando uno stupendo camice bianco, tempestato di brillanti, griffato Salato&Gabbato e brandendo una siringa contenente una soluzione diluita di acido acetilsalicilico. Eufremio è seduto sulla sua sedia rotelle, ciondola la testa, sbava e sorride felice, perché Eufremio è sempre in paradiso. Il professor Aperitivo inietta la miracolosa molecola in una vena qualsiasi di Eufremio che comunque continua a sorridere felice.
Ora succede una cosa che nessuno si aspetta, dunque, l'acido acetilsalicilico è un potentissimo afrodisiaco per i surbeliani, quindi, immediatamente dopo l'iniezione, a bordo dell'astronave comincia l'orgia più devastante della storia delle orgie surbeliane.
Tutti i surbeliani a bordo cominciano a toccare, grattare, succhiare, infilare, leccare, spingere, allargare, dondolare, gemere eccetera eccetera. Nessuno si occupa più degli strumenti di bordo, nessuno si occupa di compensare la matrice d'impulso d'onda, nessuno ascolta gli allarmi che dicono che la matrice d'impulso d'onda ha un sovraccarico, nessuno ascolta l'allarme generale che dice che la matrice d'impulso d'onda sta per collassare e che sono cazzi vostri se non fate subito qualcosa. Così succede che nel bel mezzo del torneo di cunnilingus surbeliano, la matrice d'impulso d'onda collassa, le frequenze armoniche secondarie che vanno a filtrare i mediatori neurochimici delle sensazioni umane svaniscono nel nulla, come delle scoregge all'aria aperta, e con esse svanisce anche il paradiso di Eufremio.

Eufremio torna ad essere un individuo normalmente abile, non è più in paradiso, non è più particolarmente felice, si ritrova ad essere nuovamente completamente padrone del proprio corpo di fronte alle telecamere, di fronte ad un pubblico impietosito, commosso, viscido e presenzialista.
Eufremio comincia a provare sensazioni nuove, mai provate prima: tristezza, angoscia, rabbia, disgusto e raccapriccio.
Eufremio ora riesce a muoversi, si alza dalla sedia rotelle e compie qualche passo verso le telecamere, verso il pubblico che piange di gioia. Eufremio ora è in grado di parlare, così nel silenzio assoluto dello studio televisivo, di fronte ad un pubblico ammutolito dall'emozione, Eufremio pronuncia la prima parola della sua vita: "Merda!"

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