ATTENZIONE

ATTENZIONE: i racconti sottostanti potrebbero contenere un sacco di parolacce

Colloquio di lavoro

Mi accomodo nella sala d'attesa del dipartimento che si occupa della selezione del personale, sfoglio una rivista distrattamente, sono un po' nervoso. Dopo cinque minuti arriva il selezionatore, un omone sulla quarantina, gentile, affabile, si presenta e mi chiede di seguirlo nel suo ufficio.
"Bene signor Sempronio, le anticipo che lei sembra essere proprio il nostro candidato ideale"
"Ne sono lieto, ho una grande esperienza nell'ambito del controllo di gestione.."
"No signor Sempronio, noi non abbiamo bisogno di qualcuno che si occupi di controllo di gestione"
"Ma allora... Forse c'è un errore, io mi sono sempre e solo occupato di controllo di gestione..."
"Nessun errore signor Sempronio, lei è la persona di cui abbiamo bisogno. Noi cerchiamo un attentatore suicida e lei ha tutte le caratteristiche per poter svolgere questa mansione nel migliore dei modi"
" Mi prende per il culo? Certo che mi prende per il culo, non dovrei neanche chiederlo, Va bene, la saluto e la ringrazio per il tempo che mi ha fatto perdere"
"Ma no, signor Sempronio, non faccia così, l'offerta della nostra società è molto seria. Stia a sentire, mi dia il modo di illustrarle brevemente il progetto. Dunque, la crisi economica internazionale ha appena compiuto venticinque anni. Asia, America ed Australia si barcamenano, l'Africa è sempre stata messa malissimo, mentre tutti i paesi europei sono ridotti con le pezze al culo. L'unico modo per rilanciare l'economia è una guerra. Ci serve una guerra che si possa concludere rapidamente, diciamo al massimo in un annetto, per questo motivo è necessario che sia circoscritta entro i confini di una sola nazione, insomma, una guerra civile per intenderci. Inoltre occorre realizzare un alto grado di distruzione, in modo che sia necessaria una ricostruzione particolarmente vasta e radicale che possa fungere come catalizzatore per una vigorosa ripresa economica. Case nuove, elettrodomestici nuovi, automobili nuove eccetera eccetera. Abbiamo perciò pensato di innescare questa guerra civile in Italia, dove ci sono già diverse tensioni interne pronte a degenerare. Ed ora probabilmente vuole sapere come di colloca lei all'interno di questo progetto, giusto? Bene, tra circa un mese lei si imbarcherà su un volo di linea diretto verso l'aeroporto di Capodichino con un altimetro da polso ed un detonatore per un piccolo ordigno nucleare che noi ci saremo preoccupati di collocare a bordo del suddetto volo di linea. Quando l'aereo sarà in fase di atterraggio, non appena il suo altimetro le indicherà un'altezza di settecento metri, lei premerà un bottone presente sul detonatore e così facendo cancellerà Napoli dalla faccia della terra. La colpa dell'attentato sarà addossata ai gruppi separatisti romagnoli che già da tempo stanno lanciando proclami minacciosi verso il governo federale del sud. Ed il gioco è fatto, in un attimo scoppia la guerra che farà ritornare ricchi tutti gli europei"
"Ma lei è pazzo, io morirei nell'esplosione, perché mai dovrei accettare?"
"Perché è un lavoro retribuito molto bene, diciamo cinque milioni di euro. Lei ha cinquantasei anni, è disoccupato ormai da quasi tre anni, è vedovo e sta per finire i risparmi. Non ha nessuna possibilità di reinserirsi nel mondo del lavoro, ma ha bisogno di soldi molto in fretta, la sua automobile cade a pezzi, deve pagare le spese condominiali arretrate per non essere messo in mora, deve pagare la retta per l'università di sua figlia che studia all'estero e a cui mancano ancora due anni per laurearsi. Che prospettive potrebbe avere sua figlia se dovesse abbandonare gli studi? Spaccio di droga? Prostituzione? Se accettasse la nostra proposta invece sua figlia potrebbe vivere una vita agiata, senza problemi economici.
Per quanto riguarda la morte, beh, certamente non è una prospettiva particolarmente allettante, me ne rendo conto, però se ieri sera ha avuto modo di ascoltare il TGqualcosa, sicuramente ha anche sentito le ultime statistiche sui disoccupati nel nostro paese. Da quando è stato smantellato completamente il welfare e Papa Gaudente I si è giocato tutti i soldi del Vaticano alle slot machine, l'ottantacinque per cento dei disoccupati muore di fame entro quattro anni dalla perdita del posto di lavoro, il dieci per cento muore di freddo durante l'inverno, il tre per cento muore di malattie facilmente curabili, il due per cento viene ucciso dal racket del commercio di organi. Insomma, in ogni caso non avrebbe grandi prospettive, nessuno sopravvive al quarto anno di disoccupazione.
Se lei accetta noi le anticipiamo subito mezzo milione di euro, il bonifico per il saldo partirà non appena premerà il pulsante del detonatore. Cosa ne dice?"
" Cosa ne dico? Ucciderei un sacco di gente!"
"Questo ridurrebbe drasticamente la percentuale di disoccupati, che è un fatto positivo, no? Anche la camorra subirebbe un grave colpo, anche questo è un fatto positivo, no? Comunque Se non si realizzasse questo progetto per una guerra civile lampo, le tensioni interne all'unione europea sono così esasperate da determinare un conflitto a livello continentale che produrrebbe sicuramente un numero maggiore di vittime, mi creda signor Sempronio"
" Ma In fin dei conti potrei raccontare tutto alla polizia, oppure alla stampa. Non temete che io possa rovinare il vostro piano?"
"Certo che no, perché mai dovremmo temere una cosa del genere? Nessuno le darebbe retta, sicuramente sarebbe scambiato per un pazzo mitomane. Nella migliore delle ipotesi riuscirebbe a fare una denuncia alla polizia o ai carabinieri, che comunque si guarderebbero bene dall'occuparsi della faccenda.
Signor Sempronio, chiaramente non pretendo che mi dia una risposta subito, però pensi bene alla nostra proposta e ci faccia sapere cos'ha deciso"

2
La settimana successiva li ho richiamati ed ho accettato il lavoro, ora sono a bordo dell'aereo diretto a Capodichino, questo mese è passato in fretta, troppo in fretta, ho paura, non sono pronto a morire. Sono pietrificato sulla mia poltrona, con il detonatore in tasca, l'occhio fisso sull'altimetro. mancano meno di dieci minuti all'atterraggio, alla fine della mia vita, alla fine delle mie speranze, dei miei sogni, dei miei ricordi. Tra poco dovrò premere il pulsante, guardo l'altimetro, 1500 metri, 1200 metri, 1000 metri, 900 metri, estraggo il detonatore dalla tasca, 800 metri, posiziono il dito indice sul pulsante, 700 metri...

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Mi sveglio, cazzo che incubo, che sogno di merda, stavo per morire, stavo per far esplodere una bomba atomica sopra ad una città.
Che sogno assurdo, ero vedovo, avevo una figlia, avevo cinquantasei anni, il mondo era irreale.
Che angoscia, mi devo alzare, non ce la faccio più a stare a letto. Guardo l'orologio, non sono ancora le sette, mi alzo, mi faccio una doccia, poi mi preparo un caffè, esco sul terrazzo, c'è fresco, si sta bene. È domenica mattina, guardo la città dall'alto, non c'è in giro nessuno, in cielo si vede un aereo, si sta dirigendo all'aeroporto qui vicino, chissà da dove viene? Cosa vengono a fare quelle persone? A che ora si saranno svegliate per prendere quell'aereo? Mentre cerco di darmi delle risposte l'aereo esplode, poi nel cielo c'è un bagliore accecante, poi muoio.

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